Statistiche web Doppio codice ATECO per artigiani: come vendere tutto su internet – Studio Contabile Salvatori
Vai al contenuto

Doppio codice ATECO per artigiani: come vendere tutto su internet

Un artigiano che opera nel settore termoidraulico, come installazioni e manutenzioni di impianti termici e idraulici, può ampliare la sua attività aggiungendo un codice ATECO per la vendita di prodotti online. Questa scelta non solo diversifica le fonti di reddito, ma consente di sfruttare le potenzialità del commercio elettronico per raggiungere un pubblico più vasto.

In questo articolo spieghiamo come integrare un secondo codice ATECO alla tua attività artigiana, quali vantaggi offre e i passi necessari per vendere tutto su internet in modo legale e organizzato.

Perché aggiungere un secondo codice ATECO per l’e-commerce?

Il codice ATECO più comune per il commercio elettronico è il 47.91.10 – Commercio al dettaglio di prodotti via internet. Questo codice è adatto a chiunque intenda vendere beni tramite una piattaforma online, sia un sito e-commerce di proprietà che un marketplace come Amazon, eBay o Etsy.

Se vendi prodotti specifici legati al tuo settore artigianale, come componenti per impianti idraulici o termici, il codice 47.91.10 è una scelta appropriata e versatile.

Passi per aggiungere il codice ATECO alla tua attività artigiana

1. Consulta il tuo commercialista

Prima di procedere, confrontati con il tuo commercialista per analizzare le implicazioni fiscali e normative. Aggiungere un secondo codice ATECO può comportare la necessità di aggiornare il tuo regime fiscale e di adeguarti a eventuali nuovi obblighi contributivi. CONTATTACI

2. Aggiornamento della partita IVA

Se sei già in possesso di una partita IVA come artigiano, puoi richiedere l’aggiunta del nuovo codice ATECO senza doverne aprire una nuova. Per farlo:

  • Rivolgiti all’Agenzia delle Entrate, presentando una domanda di variazione dati.
  • Specifica il codice ATECO aggiuntivo (47.91.10) per l’attività di commercio online.

La procedura è semplice e può essere completata online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate o affidandoti al tuo commercialista.

3. Aggiornamento al Registro delle Imprese

Oltre alla partita IVA, devi aggiornare la tua posizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio. La modifica consiste nell’aggiunta del nuovo codice ATECO alla tua attività esistente. Potrebbe essere necessario compilare una pratica di Comunicazione Unica (ComUnica), che ti consente di aggiornare contemporaneamente:

  • Registro delle Imprese
  • INPS
  • INAIL (se applicabile)

4. Presenta la SCIA al Comune

Se intendi vendere prodotti specifici che richiedono autorizzazioni particolari (ad esempio dispositivi per il riscaldamento o impianti certificati), potresti dover presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al tuo Comune.

Come avviare la vendita online?

Dopo aver aggiunto il codice ATECO, puoi iniziare a strutturare la tua attività di e-commerce. Ecco alcuni passi pratici:

1.Scegli una piattaforma per il tuo e-commerce

  • Puoi creare un sito web dedicato utilizzando piattaforme come Shopify,
  • WooCommerce o PrestaShop.
  • In alternativa, puoi iniziare con un marketplace come Amazon, eBay o ManoMano per ridurre i costi iniziali.

2. Catalogo prodotti

Organizza i tuoi prodotti in categorie intuitive, ad esempio:

  • Componenti per impianti termici
  • Accessori idraulici
  • Prodotti per la manutenzione fai-da-te

Assicurati di descrivere accuratamente ogni articolo, includendo foto di alta qualità e informazioni tecniche.

3. Gestione del magazzino

Se hai uno spazio idoneo, come un garage o un magazzino, puoi utilizzarlo per lo stoccaggio delle merci. Verifica che il locale sia in regola con le normative igienico-sanitarie e di sicurezza.

In alternativa, considera servizi di logistica esterna (fulfillment), come Amazon FBA, per delegare la gestione delle scorte e delle spedizioni.

4. Gestione del magazzino: locale non commerciale

Per lo stoccaggio della merce destinata alla vendita online, è possibile utilizzare un locale non commerciale, come un magazzino o un locale attrezzi, a condizione che rispetti alcune normative. In particolare:

  • Destinazione d’uso: Il locale deve essere destinato esclusivamente al deposito delle merci e non può essere utilizzato come punto vendita o showroom per il pubblico.
  • Requisiti di sicurezza: È fondamentale garantire la sicurezza del magazzino, installando sistemi di allarme, protezioni contro l’umidità e strumenti di prevenzione antincendio.
  • Conformità alle normative locali: Assicurati che il locale sia in regola con le disposizioni igienico-sanitarie e di sicurezza, evitando così problemi in caso di controlli.

Se necessario, puoi valutare con un tecnico abilitato la possibilità di richiedere un cambio di destinazione d’uso presso il Comune.

5. Marketing digitale

Promuovi il tuo e-commerce utilizzando strumenti di marketing digitale come:

  • SEO: Ottimizza il tuo sito per i motori di ricerca, utilizzando parole chiave come “componenti idraulici online” o “vendita caldaie su internet”.
  • Social media: Crea pagine dedicate alla tua attività su Facebook, Instagram e LinkedIn.
  • Pubblicità a pagamento: Investi in campagne Google Ads o social media ads per raggiungere un pubblico specifico.

Vantaggi fiscali e contributivi

Uno degli aspetti più importanti da considerare è la gestione fiscale. Aggiungendo un’attività commerciale alla tua attività artigiana, potresti dover:

  • Adeguare i contributi INPS (artigiani e commercianti hanno aliquote differenti).
  • Separare la contabilità delle due attività per una maggiore chiarezza fiscale.

Un consulente fiscale può aiutarti a scegliere il regime migliore, come il regime forfettario (se ne rispetti i limiti di fatturato) o il regime ordinario.

Contributi INPS: artigiano o commerciante?

Quando si aggiunge un secondo codice ATECO, è importante determinare quale delle due attività – artigiana o commerciale – sia prevalente, poiché ciò influenzerà la gestione dei contributi INPS.

  • Attività prevalente: Se l’attività principale rimane quella artigiana (es. installazione e manutenzione di impianti), continuerai a versare i contributi nella gestione artigiani. Tuttavia, se la vendita online diventa l’attività prevalente in termini di fatturato o tempo dedicato, sarai tenuto a versare i contributi nella gestione commercianti, che ha aliquote simili ma condizioni contributive specifiche.

Un consulente fiscale può aiutarti a monitorare il rapporto tra le due attività e gestire eventuali variazioni per essere sempre in regola con le normative previdenziali.

Conclusioni

Integrare un secondo codice ATECO per vendere online è una strategia efficace per espandere la tua attività artigiana e incrementare i guadagni. Con una gestione accurata delle normative, della logistica e del marketing digitale, puoi creare un e-commerce di successo e raggiungere nuovi clienti in tutta Italia.

Seguendo i passaggi descritti, sarai pronto a diversificare la tua attività e a cogliere tutte le opportunità offerte dal commercio elettronico.